martedì 30 giugno 2015

Le Paste Maria Stuarda



Crostatine in frolla con ripieno. Dolci tipici siciliani, "da stipu". Dolci da riposto, - se arriva qualcuno le offriamo, diceva mia nonna. Lei le teneva da parte conservate sopra la credenza, nella vetrina bianca di legno antico in arte povera. - Dice che se la deve prendere mia sorella. 

Ci voli la Cucuzza! quella longa! La zucchina lunga fatta a marmellata.
La zucchina lunga o Lagenaria longissima detta anche zucca serpente di Sicilia, ha frutti allungati, stretti di pochi centimetri di diametro e lunghi anche oltre un metro. Coltivata a pergola pende in basso per gravità, mentre se cresce spontanea sul terreno si ricurva a forma di un serpentello. Noi le peleremo, le faremo a pezzi. Ne faremo marmellata!
Prendete una zucchina, due, tre, un chilo di zucchine. Trattatele come si deve, lavatele, grattatele, tagliatele, tuffatele dentro una pentola a bordi alti e seicento grammi di zucchero. Spremete un limone, stringete il succo e aspettate la marmellata. Mescolate. Bollite. Si può fare anche con le genovesi, ma meglio scegliere quella lunga. Pronta, mettetela da parte. Sarà il ripieno delle Marie Stuarde.
Io ve le faccio rotonde, a cestino, copiatemi!
Prendete la farina, buttatela sul piano, velocemente e unite gli ingredienti secchi. Lievito. Mescolare zucchero e uovo e latte, aromi. Fare una palla, senza tirarla, metterla a riposare al fresco, in frigorifero, fate silenzio. Tiratela fuori, stendetela senza usare pinze, fate con un mattarello, - chiamate il figlio del portiere, un poco matto lo è. Fate tanti dischi che metterete sullo stampo per crostatine, la marmellata e strisce di frolla. In forno q.b. poi freddatele, spolveratele; stendete un velo di zucchero.




La storia di Maria Stuarda.

La regina che perse la testa. Che porti sfiga? E intanto stringo... Mary Stuart era...ognuno usi i propri mezzi a disposizione per esorcizzare il flusso negativo del reale ricordo. Bella donna, rossa, riccia e iellata. Regina martire di Scozia, la ritroviamo in opere di teatro, lirica, libri e film -  i volti di grandi attrici dietro la sua storia: Bette Davis, Katherine Hepburn e Meryl Streep.
Certo la sua breve vita fu piena, intervallata da un discreto traffico di uomini, tre mariti e una manata di amanti e forse tra una pausa e l'altra degustava un dolcetto. No no, non c'entra niente! Non si sa perché questi dolcetti da riposto furono dedicati a lei. La storia della sua breve vita forse ci lascia l'amaro in bocca e allora spazio alla dolcezza. Sarà questo il motivo? Forse le graticce disposte sulle crostatine somigliano alle sbarre della sua cella? Decapitata a quarantacinque anni, dopo diciannove anni di prigionia. La sua testa dopo quella del decollato San Giovanni passò alla storia e secondo lo scrittore, grafico Raimondo Quagliana, nonché autore del disegno che apre la pagina, è roba da leccarsi le orecchie. No cotton fioc, che ci restano i peletti,  usate il dito!

Ninà



7 commenti:

  1. Bella accoppiata, Ninà e Raimondo il grafico, bravissima Ninà. Ma questi dolcetti sono una dedica alla regina cattolica e controriformista o uno sfreggio antisfiga?

    RosaL.

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  2. Nina, queste pastarelle secondo me sono deliziose. Sul fatto di leccarsi le orecchie, io facevo per dire, si faccia avanti chi ci riesce che lo mandiamo subito subito al circo Togni.
    (emoticottonfioc)

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  3. Ringrazio Raimondo per questo dolcissimo disegno. W la cucuzza!
    Ninà

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  4. Questi dolcetti sono proprio curiosi! Tu NInà ci fai scoprire sempre cose nuove e Raimondo si è superato! A presto la prova provata della bontà

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  5. La cucuzza generalmente nun mi piace ma la mangio, e poi magari magari con Maria Stuarda uno rivaluta tutte cose, chi lo sa.
    Il re dei tasci approva.

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  6. Dolcetti deliziosi, le cucuzzate, che delizia! io le divoro, non riesco ad aspettare di finire le cassate, che di solito le spazzolo senza ritegno. Ahimè.

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