martedì 23 settembre 2014

Torta all'uva



L'uva è il frutto della vite, è una infruttescenza, cioè un raggruppamento di frutti. È composta da una grande quantità di acqua e tanti zuccheri, fruttosio, glucosio, fibre, proteine e pochissimi grassi. Da sempre conosciuta per le sue tante proprietà terapeutiche, è dissetante, purificante, piena di potassio. Usata in ogni momento di fragilità di testa "capillare", venosa, emotiva, emorroidaria. La sua linfa fresca fa da collirio per trattare "con i porri" infatti previene l'invecchiamento, pensate che Noè fu il primo a godere di tale effetto - chi campò più di lui? Contrasta la cellulite e la ritenzione idrica. Aiuta a ridurre lo stress, l'astenia, l'herpes, le rughe, ma non fa miracoli.
Se ne vedono di tutti i colori - acini bianchi, verdi, gialli, neri, viola. Ne esistono di tante tipe: Baresana, Cardinal, Italia, Vittoria, Regina, Isabella. Tante varietà: L'uva Puttanella, dalla Schiava alla Sultanina. Tante specie, da quella dolce "Uva fragola" a quella selvaggia "Uva Ursina" o dell'orso, alla "Uva Spina". I semi contengono acidi anti tumorali ma attenzione a non farne uso eccessivo potrebbe astringervi. Provate a mangiare - dopo il bacio sotto il vischio, una per volta - 12 chicchi di uva, sullo scoccare della mezzanotte a Capodanno, potrebbe portarvi fortuna. Se ve la sognate indica la mancanza o un momento di enorme ricchezza interiore e di fecondità; nel dubbio comprate un test di gravidanza o fate un ecografia alle ovaie. Tentate la fortuna con il 19, 27 e 40. Se usciranno avrete fatto terno!

Primo scopo dell'uva è quello di fare il vino; L'Italia è il primo produttore al mondo di uva da tavola.
Noi la useremo per fare una torta, una Torta all'uva.
Lavatela come si deve e prendetela per bene: attenti l'Uva Passa. Asciugate gli acini e tagliateli a metà, usate le mani, evitate la pigiatura con i piedi. Eliminate i semi e metteteli a macerare nel rhum per circa venti minuti. Prendete le fruste e lavorate per bene, a crema le uova con lo zucchero. Se sono montate saranno soffici e spumose. Poi la farina, e il latte a filo senza lago, asciugare caso mai. Poi l'olio senza gomito. Dulcis in fundo il lievito sempre ultimo da regola. Assenti grumi e presenti gli acini che strizzerete e tufferete nell'impasto insieme a due cucchiai non d'argento ma di liquore.

Mescolare "energicamente e delicatamente", piano forte. Prendete una tortiera. Imburratela e infarinatevela. Aprite il forno. Mettete dentro il tempo che ci vuole. Guardateci dentro e uscitela al momento giusto. Tiratela fuori e fatela raffreddare. L'uva deve essere dura e pronta all'uso. Tagliatene un grappolo. Decorate la torta con acini freschi e zucchero a velo, da sposare nelle diverse nuance dal verde al giallo, fino al nero.




Succhiando l'uva, l'uva fogarina

C'è qualcosa nell'aria come se questa estate che ho dentro desse sete da un po'. M'immagino ancora con te fare l'amore nelle vigne, alla vita che bevo con te succhiando l'uva m'inchino. M'immagino il sole e le dune fare l'amore nelle vigne; l'amore che non è mai finito è come il burro che ci rimane il dito. Il cielo a te le rose e foglie e le frattaglie dei nostri cuori, le bocche a bocca di miele e di vino, disgelo tutto quello che vuoi; succhiando l'uva m'inchino. 

Oh, quant'è bella l'uva fogarina
o quant'è bello andarla a vendemmiar, a far l'amore con la mia bella
a far l'amore in mezzo al prà. Diridin din din, diridin din din


( Mina - Liscio popolare)



LA VOLPE e L’UVA


Un giorno una volpe affamata passò accanto a una vigna e vide alcuni bellissimi grappoli d’uva che pendevano da un pergolato.
- Bella quell'uva! – esclamò la volpe e spiccò un balzo per cercare di afferrarla, ma non riuscì a raggiungerla, perché era troppo alta.
Saltò ancora e poi ancora e più saltava più le veniva fame.
Quando si accorse che tutti i suoi sforzi non servivano a nulla disse - Quell’uva non è ancora matura e acerba non mi piace! – E si allontanò dignitosa, ma con la rabbia nel cuore.


( Fedro )





Perché tu possa ascoltarmi

Perché tu possa ascoltarmi le mie parole si fanno sottili, a volte,
come impronte di gabbiani sulla spiaggia.
Collana, sonaglio ebbro per le tue mani dolci come l'uva.
E le vedo ormai lontane le mie parole. Più che mie sono tue.
Come edera crescono aggrappate al mio dolore antico.Così si aggrappano alle pareti umide. E' tua la colpa di questo gioco cruento.
Stanno fuggendo dalla mia buia tana. Tutto lo riempi tu, tutto lo riempi.
Prima di te hanno popolato la solitudine che occupi,e più di te sono abituate alla mia tristezza. Ora voglio che dicano ciò che io voglio dirti
perchè tu le ascolti come voglio essere ascoltato. Il vento dell'angoscia può ancora travolgerle. Tempeste di sogni possono talora abbatterle.
Puoi sentire altre voci nella mia voce dolente. Pianto di antiche bocche, sangue di antiche suppliche. Amami, compagna. Non mi lasciare. Seguimi. Seguimi, compagna, su quest'onda di angoscia.
Ma del tuo amore si vanno tingendo le mie parole.Tutto ti prendi tu, tutto. E io le intreccio tutte in una collana infinita, per le tue mani bianche, dolci come l'uva.


( Pablo Neruda )


Antonella Tarantino

10 commenti:

  1. Un dolce delizioso, non vedo l'ora di assaggiarlo. Brava Nina.

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  2. Buona buona buona troppo buona questa torta all'uva!
    La versione vegana, ovviamente.
    Io pure quando trovo solo dolci non vegani me ne vado con la rabbia nel cuore ahahah!

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    1. Le torte di Ninà te la fanno passare la rabbia di cuore...ahahah
      Grazie, Federico.
      Nina

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  3. Quant'era buona! Mi è venuta voglia di rifarla. Brava Ninà

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    1. Anche a me, aveva un sapore dolce e delicato. Che Buona!

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    2. Quanti dolci ricordi in cucina con voi! Grazie sorelle Balistreri!
      Nina

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  4. Nina, scrivi e descrivi di ricette con classe, con gusto, sapienza, e ancor di conoscenza di sazi. Per questo ti abbraccio con giocosa visione di uva e di tralci.

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  5. Che eomozione la tua rima per me! Grazie di cuore, Jole sei cara. A presto.
    Nina

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  6. Qua, una raccolta delle tue meravigliose torte ci vuole!
    Brava come sempre.
    L.I.

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