martedì 25 febbraio 2014

Torta di mele capovolta



Sbattere le uova energicamente con un frustino. Aggiungere la scorza grattata di un limone, poi lo zucchero e il succo del limone. Mescolare con cura, quindi incorporare la farina setacciata, la fecola, un pizzico di sale, l'olio e per ultimo il lievito. Mescolare il composto. Se dovesse risultare troppo asciutto e duro aggiungere il latte necessario affinché risulti omogeneo e fluido.
Lavare e sbucciare 4 mele. Togliere il torsolo con l'apposito attrezzo e tagliarle a rotelle dello spessore di circa 1 cm.

Imburrare una tortiera (preferibilmente a cerchio apribile) e spalmatela anche sui lati con del burro e infarinatela. Distribuire gli spicchi di mela sul fondo della tortiera e cospargerli con lo zucchero di canna. Rovesciare sullo strato di mele l'impasto. Cuocere la torta in forno a 180 gradi per 30 minuti (verificarne la cottura con la prova stecchino).
Una volta cotta, sfornare la torta e lasciarla raffreddare, quindi decorarla dando spazio alla creatività. Per le decorazioni si possono usare o del semplice zucchero a velo spolverato sopra o della cannella. Completare con fettine di mele, di limone e tanta fantasia.

Antonella Tarantino



Uno, due, tre, quattro; gialle, rosse, verdi. Quante mele!

Scelgo il colore, giallo. Prendo le Renette o le Golden, sono le più adatte per fare la torta di mele. Le avevano gli Egizi e i Greci, controllo che non siano troppo invecchiate. Le lavo, le asciugo, le taglio a metà, cerco l'altra. Ne assaggio un pezzetto e aspetto una decina di minuti circa per essere sicura che non siano avvelenate. Le taglio a fettine uguali e le dispongo sulla tortiera che ho cosparso di margarina. L'ho stesa, ora stendo le mele. Spruzzo il limone: succo.
La strega cattiva non è in casa, procedo in tranquillità. Batto due uova, le faccio montare con un pizzico di sale: belle gonfie. Gli altri ingredienti mi aspettano sul tavolo. Devo fare in fretta che poi si lamentano.
Metto 150 gr. di zucchero, è pesante, ma le mele lo tengono a bada.
Controllo l'indice, gratto un limone, lo spremo. Succo e olio. 
Farina e fecola di patate, le prendo. Le  peso e le frusto. Incorporo il lievito e mescolo il composto. Lo rovescio sulle mele.
Finito di rovesciare, metto in forno il tempo che ci vuole.
La tolgo dal forno, la lascio là. Si fredderà. Adesso rovescio su un piatto da portata: mele a pezzetti. Decoro e completo con fantasia.
Tagliate e servite. Finirà.

Antonella Tarantino





Le torte di Paola - La torta di mele

Domani viene mammina da noi, non mi ha chiesto altro, mi ha detto Giacomo, chiedi a Paola di farmi la sua deliziosa torta di mele.
Torta di mele, quella deliziosa.
Paola non fa eccezione al luogo comune che vuole nuore e suocere odiarsi cordialmente, spot della candeggina incluso, spot della carne simmenthal idem. E se Paola sbuffa quando Giacomino annuncia la visita, la suocera, la signora Maria (così la chiama Paola) prima va dal parrucchiere, si acconcia con odiosissime onde azzurrognole, prende la camicia bianca di merletto e si profuma con mezza bottiglia di Air du Temps, di Nina Ricci, un profumo antichissimo, da cavernicola – dice Paola storcendo il naso.. non lo sopporta, tant’è che la suocera entra in casa e Paola apre finestre per far circolare aria.  La signora Maria già sa che Paola la farà crepare di freddo e allora indossa la maglia di lana sotto la camicia e previene la botta di freddo con una tachipirina. 
Diamoci alla cucina, Paola deve preparare la torta di mele, la torta per la signora Maria. Solo per lei. Deve essere deliziosa.
Paola prende la farina, la pesa (quattrocento grammi) e la butta per terra, la sparge con i piedi, poi la raccoglie con scopa e paletta e la ripone a fontanella in una terrina.
Adesso è il turno delle uova: le apre in una ciotola, chiama il gatto dei vicini e ne fa leccare un po’ – è goloso per le uova, questo gatto non sa resistere!
Lo zucchero è già pronto: lo aveva messo in balcone prima, adesso è sicuramente pieno di formiche:  dopo la cottura si confondono con le noci che Paola frantuma e con la cannella macinata non troppo a velo. Il burro lo compra scadente, il peggiore (chissà come lo fanno, si chiede Paola), per sì e per no Paola lo mette su un piatto di plastica, scende giù per strada: c’è il cane adottato dal vicinato, un vecchio spinone probabilmente allergico alle pulci, ha qualche piaga che si ostina a leccare: lo spinone leccherà il burro a mo’ di benedizione. 
Tutti gli ingredienti sono pronti: se le mele di Biancaneve fossero in commercio, Paola ne comprerebbe un chilo, ma si sa, certe bontà esistono solo nelle fiabe; si fa di necessità virtù, pensa Paola mentre, in cucina, si diverte a giocare a calcio con le mele.
La torta è pronta, Paola con il vestito che la signora Maria le ha regalato, è orribile, una cosa fuori moda che chissà in quale svendita lo avrà comprato, un’orribile fantasia di rose rosse grandi quanto un girasole, circondate da foglie gialle su sfondo verde petrolio. E con qualche farfalla.
La signora Maria è arrivata, Paola ha aperto le finestre,  la signora Maria ringrazia per il dolce, ne sente il profumo, Paola pensa che a profumare è l’altra torta, quella buona che lei ha fatto per sé, intanto la signora Maria accetta di bere un tè,  Paola  versa il tè e agevola una bella fetta di torta di mele alla cara suocera, la signora Maria avvicina alla bocca un pezzetto di torta e mentre lo gusta pensa a quel bel vestitino che Paola indossa, l’aveva dimenticato a casa sua Dolores, la colf peruviana che sparì all’improvviso, forse morta… soffriva di eczema o forse era psoriasi o chissà quale altra dermatite: a Paola quell’abito dona proprio, dona davvero, neanche a Dolores stava così bene, pensa la signora Maria.

Giorgio D'Amato

22 commenti:

  1. Nina, dice me suaru, nel caso che dovesse fare una torta per me, è meglio la ricetta di sopra o quella di sotto?
    ahahaaha
    Giorgio

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    1. Consiglierei quella al centro di facile resa. Il segreto consiste nel rovesciare tutto con cura, mele a pezzetti.
      Saluti a sua sorella.

      Nina

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  2. Nina, sei terribile!
    Ma ogni tanto una torta vegana la caricherai? Guarda che questo è un modo fantastico per diffondere la filosofia!
    Io quasi quasi un pezzo di torta me la pigghio!
    Ciao!

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  3. Brava Ninà e bella l'idea.
    Sarà sempre così per ogni ricetta: che chi vuole scrive un post a tema?
    Me piace assai assai.
    L.I.

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  4. Ninà alla riscossa con le sue torte dalla bontà sublime! Finalmente averemo le ricette! Yum yum!

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  5. Ciao Nina che bella torta! Mi piace soprattutto che assaggi le mele. Di certo non ci avveleni, quando ce le prepari. Ma la strega cattiva da qualche parte c'è sempre ad avvelenare la vita. La ricetta sopra è consigliabile, quella del vegano no. Di ricette lui, il D'Amato è meglio che le lasci sulla carta: quello è il campo ove non fallirà mai.

    Clotilde

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  6. Mmh sembra una torta squisita, la assaggerei volentieri e poi mi cimenterei con la ricetta.

    Molto carina l'impostazione e molto adatto il diagramma a torte, complimenti!

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  7. Carissima Nina,
    sono felicissima per questa lattina, proverò anch'io le tue ricette, spero che un giorno mi svelerai il segreto del q.b., non l'ho mai capito, sì, insomma, se uno è una schiappa totale come fa a sapere quanto basta? Con la pasticceria poi, dicono sia una scienza esatta. Non perderò neanche un consiglio.
    Grazie
    Grilletto

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  8. Io sono negata per fare dolci e tu tra foto e ricette stai stimolando la mia curiosità, prima o poi dovrò cimentarmi. Brava Nina
    Jole

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  9. le torte di ninà ben tornata è sempre un piacere seguirti ..............
    peppa

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  10. Ecco lo sapevo sono già in ritardo, non riesco a starci dentro. Nina, questa sezione delle torte spero abbia una buona lievitazione, le torte non c'è bisogno di dirlo sono da slurp e le note completano la ricetta, il diagramma degli ingredienti però secondo me dovrebbe essere un po' più grande, che non li leggo bene. (emoticon degli ingredienti)
    PS: Paola invece meriterebbe una visita dei nas.

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  11. Io che da quando seguo quella maledetta dieta mi pare di essermi trasformata in una domestica che ogni tanto esclama: "oggi ho il giorno libero!" Libera di mangiare e gustare le tue torte che hanno un quid in più che anche se ti chiedono la ricetta non riusciranno mai a rifarle tali e quali perchè quell'ingrediente non lo trovano da nessuna parte, perchè è Nina e in dose:quanto basta.

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  12. Bell'idea questa dell'apertura a strappo! Oggi ci ho trovato una buona ricetta spiegata con allegria come allegra è la protagonista di questa sezione (anzi buatta :-)
    Brava Nina, per il braverrima attendo di assaggiarla.
    FeAd

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  13. Ciao sono Anna, il tuo blog mi piace tanto sicuramente tornerò a trovarti e se non ti dispiace ti ruberò pure qualche ricetta, questa alle mele deve essere veramente ottima, complimenti e a presto!!!!

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  14. Grazie a tutti. Spero di condividere con voi tanti dolci momenti. La cucina è una passione, la scrittura pure, cercherò di unirle, chissà che buon sapore!
    A presto!

    Nina

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  15. Chiara Maria Vitale9 marzo 2014 alle ore 21:22

    Giuro che quando imparerò a cucinare la preparo pure io...la variante di giorgio però...avrei tante persone da invitare...puahahahahah

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  16. Grazie Chiara e benvenuta tra noi!

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  17. Ehi, Nina, sono passate due settimane, la torta di mele capovolta me la sono già mangiata tutta. A quando la prossima? Giuro che non ne mangerò più di una fetta al giorno. (emoticon da forno)

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  18. Sta già in forno, ci vorrà il tempo che ci vuole. Felice tempo d'attesa.
    -:))
    Nina

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  19. che bellissima torta , da mangiare sdraiati sullo scoglio a S Elia
    brava nina

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